Fluido.
Stasera mi sono messo a studiare. Ho finalmente ultimato la mia scrivania a casa. Da quando ho fatto i lavori in casa ho tenuto lontana l’idea di dedicare un piccolo angolo al computer; “non mi serve, ce l’ho già in ufficio”. Tutti i torti non li avevo, però ho pensato che ho sempre vissuto il computer sempre e solo legato al lavoro o al fare-fare-fare, all’attività, alla produttività, al giorno, a quel lato un po’ più yang, se vogliamo spingerci così lontano.Poi arrivò lo Smart Working e trovai la sistemazione semplice e perfetta per la mia casa, che risuona con il mio essere. Ho trovato il posto anche per un oggetto che mi ha affascinato fin da quando ero bambino, la lava lamp. Oggetto ormai démodé e spesso definito kitsch, attirò la mia attenzione quando mia zia Cristina me ne regalò una per Natale (o compleanno, non ricordo) quando avrò avuto si e no 6 anni. Me la ricordo, la forma era di un grosso proiettile, la base e la punta color bronzo chiaro spazzolato, liquido trasparente...